Giradischi: ieri, oggi e domani
La musica è un’arte che, da sempre, accompagna il genere umano, ma è soltanto da poco più di un secolo che abbiamo la possibilità di riprodurre all’infinito una sinfonia o una canzone, grazie alla nascita di apparecchi come il grammofono, che rappresenta l’antenato del moderno giradischi.
Se, fino a qualche decennio fa, il vinile era l’unico modo per ascoltare i nostri artisti preferiti, oggi le possibilità sono davvero infinite: basti pensare alla diffusione del CD e dei formati digitali, che hanno preso il posto delle cassette a nastro e dei dischi LP, caratteristici del secolo scorso.
Tuttavia, nonostante la popolarità (e semplicità di fruizione) della musica in Rete o in formato mp3, c’è ancora chi preferisce il vinile, considerato più gradevole rispetto alla ‘freddezza’ del digitale.
Negli ultimi anni, dunque, abbiamo assistito ad un vero e proprio ‘ritorno’ del giradischi e del vinile, non solo tra gli ‘audiofili’, ma anche tra semplici appassionati di rock, jazz o musica classica, alla ricerca di un suono più caldo e avvolgente e di un apparecchio dal design tipicamente vintage.
Si spiega così la produzione di giradischi moderni, come quelli proposti dai marchi Technics, Sony o Pioneer, e di giradischi compatti e portatili con casse integrate, facilmente trasportabili fuori casa e dal prezzo decisamente più abbordabile, spesso con un’estetica che rimanda ai decenni passati.
Come funziona il giradischi?
I giradischi moderni hanno un funzionamento simile a quello degli apparecchi dei nostri nonni e genitori, seppure con alcune importanti differenze. Innanzitutto, si tratta di dispositivi quasi completamente automatizzati, dunque molto più facili da utilizzare e mantenere nel tempo.
In secondo luogo, un giradischi Pioneer, Philips o Sony di ultima generazione risulta ben più stabile nell’ascolto, in quanto le case produttrici hanno implementato delle nuove funzioni che agevolano la riproduzione, anche in caso di dischi in vinile vecchi, dunque ormai danneggiati o graffiati.
Ricordiamo, poi, che i nuovi modelli di giradischi non si limitano a ‘leggere’ i vinili, bensì sono dotati di bluetooth e di accessi USB, per poter collegare l’apparecchio agli impianti di riproduzione audio della casa, e di appositi programmi che servono a convertire i brani del disco in formato mp3.
Insomma, si tratta di un apparecchio che offre prestazioni a 360 gradi, più completo e avanzato rispetto al ‘vecchio’ giradischi analogico degli anni Sessanta e Settanta. Per non parlare delle nuove soluzioni salva-spazio, come il giradischi con casse, che diventa una comoda valigetta portatile.
Come scegliere il miglior giradischi?
Sul mercato si trovano, oggi, apparecchi molto performanti a prezzi tutto sommato accessibili, al di sotto dei 150 euro. Ma a quali aspetti bisogna prestare attenzione per un acquisto intelligente?
- Tecnologia → Per un ascolto piacevole, senza ‘scatti’ o loop, occorre scegliere un gira dischi dotato di un buon sistema per la soppressione delle vibrazioni. Il piatto, inoltre, deve girare a velocità costante e la testina dev’essere sufficientemente pesante da conferire stabilità all’apparecchio. Oltre alla tecnologia, pertanto, occorre osservare anche i materiali in uso.
- Connettività → I giradischi migliori hanno in dotazione delle buone uscite RCA, insieme a jack audio da 3,5 mm e ingresso AUX-IN e, di recente, anche uscite USB e Blutetooth, per poter collegare l’apparecchio a vari tipi di sistemi di amplificazione e riproduzione.
- Automazione → I nuovi lettori per vinili hanno un sistema automatizzato, che regola da solo i movimenti del braccio e della testina, nonché parametri come il pitch, rendendo molto più facile ed intuitivo l’utilizzo, anche da parte di bambini, ragazzi e utenti poco esperti.
- Amplificazione → I migliori giradischi adottano un sistema di amplificazione esterno, al fine di rendere più precisa la regolazione dei parametri audio (volume, equalizzazione, ecc.). I modelli più economici, invece, sono pre-amplificati e, talvolta, dotati di casse integrate, il che si traduce in un bel risparmio, ma anche in una qualità del suono inferiore.
Fisso o portatile?
Se ciò che vi occorre è un lettore per vinile da collegare ad un impianto hi-fi, dunque da utilizzare soltanto in casa, un modello fisso potrà garantirvi gli alti livelli di qualità sonora che desiderate.
Tuttavia, pure un giradischi portatile ha i suoi vantaggi: innanzitutto, perché potrete portarlo in vacanza, nella vostra seconda casa e dovunque vi sia anche solo una presa di corrente.
Inoltre, questi modelli presentano un design compatto dall’estetica vintage e un prezzo molto più accessibile, per cui sono perfetti anche come idea regalo o da affiancare ad un impianto moderno.
Giradischi portatile a valigetta: la novità cool
Tra le varie tipologie di piatto giradischi, la novità più cool degli ultimi anni è proprio il modello a valigetta, che ripropone un’estetica classica, con materiali di altri tempi come il legno, pur senza rinunciare alla praticità di un prodotto moderno: movimenti automatici, registratore mp3, ecc..
Il giradischi portatile con casse integrate, di certo, non raggiunge l’alta qualità audio dei piatti hi-fi. Tuttavia, il suono è piacevole ed è in linea con il ‘calore’ ricercato dagli appassionati del vinile.
Insomma, un’idea vincente ed economica per riascoltare i vecchi album dei Beatles o dei Rolling Stones, senza dover sborsare diverse centinaia di euro per un giradischi hi-fi di ultima generazione.
Dove posizionare un giradischi a valigetta?
L’aspetto più interessante di un giradischi compatto è, appunto, la possibilità di posizionarlo nel punto più comodo. Mentre i lettori per vinile vanno installati necessariamente vicino alle casse, questi apparecchi hanno bisogno soltanto di una presa di corrente, per cui possono essere utilizzati anche in camera da letto, nella cameretta dei bambini, e persino in giardino o in veranda.
Casse integrate o esterne?
Chi ricerca un suono pulito e una riproduzione ad alta fedeltà, chiaramente non si accontenta di un apparecchio con casse integrate. Tuttavia, non dimentichiamo che, per l’acquisto di una coppia di speaker di buona qualità, occorre preventivare almeno un centinaio di euro: una spesa che può essere totalmente evitata, optando per un comodo piatto giradischi con casse in dotazione.
Inoltre, oggigiorno, la tecnologia ha fatto passi da gigante, per cui anche un giradischi economico e compatto è in grado di offrire prestazioni più che soddisfacenti, a prezzi molto vantaggiosi.
Quanto costa un giradischi compatto?
Il budget richiesto per un giradischi vintage è abbastanza contenuto: ad esempio, bastano 70-80 euro per un modello Numark, mentre per un apparecchio Philips si sale a 100-120 euro. Siamo, comunque, molto distanti dai 250-270 euro di un giradischi Yamaha o dai 300-350 di un prodotto di marca Pioneer o Technics, attualmente ai primi posti per qualità, tecnologia e prestazioni.
Le migliori marche di lettori per vinili
Ricapitolando, il mondo dei giradischi si divide in due grandi categorie e, dunque, fasce di prezzo:
- i modelli economici, portatili e compatti, come quelli ‘firmati’ Numark, Philips, Bose, ecc., che si aggirano tra i 70 e i 150 euro, a seconda delle caratteristiche e funzioni extra;
- i prodotti di alta fascia che offrono prestazioni elevate per audiofili, come quelli proposti da Yamaha, Pioneer, Sony o Technics, il cui prezzo parte da almeno 250-300 euro.
Tuttavia, per risparmiare qualcosina sull’acquisto, senza ritrovarsi con un prodotto scadente, avete dinanzi a voi due possibilità: puntare sull’usato, che tuttavia presenta i suoi rischi (assenza di garanzie, eventuali truffe, smarrimenti, ecc.); o meglio, se non avete fretta di comprare un nuovo giradischi, navigare in Rete alla ricerca di offerte e promozioni vantaggiose da cogliere al volo!