Le lucidatrici per pavimenti più vendute
La lucidatrice per pavimenti, come suggerisce il nome, è un elettrodomestico impiegato per pulire efficacemente superfici di qualunque genere, dalle piastrelle di ceramica, al linoleum, e ancora marmo, pietra naturale, legno, questo poiché delicata, affidabile e sicura. Si tratta di uno strumento particolarmente utile, specie per chi non ha troppo tempo da dedicare alla pulizia della casa, ma che al contempo desidera fruire di un ambiente comunque pulito e perfettamente igienizzato.
Presente sul mercato da ormai parecchio tempo, solo di recente ha iniziato a diffondersi maggiormente, complice l’offerta sempre più completa e all’avanguardia e un notevole calo dei prezzi, col vantaggio di poter disporre con maggior facilità, di un apparecchio veloce, sicuro e pratico, in grado di ridurre sensibilmente tempo e fatica nelle pulizie domestiche.
Come funziona la lucidatrice per pavimenti? Di fatto è un cosiddetto “elettrodomestico a spinta”, il che significa che deve essere manovrata manualmente: è infatti caratterizzata da un carrello munito di ruote che consentono il movimento e da un sistema aspirante al quale sono connesse alcune spazzole a meccanismo rotante. La parte superiore invece comprende il contenitore raccogli-polvere, il manico e l’impugnatura che banalmente risultano indispensabili per maneggiare rapidamente il dispositivo.
Lucidatrice per pavimenti: di che si tratta?
Nel corso del tempo, complice la normale usura così come le pulizie frequenti, i pavimenti tendono a rovinarsi perdendo inevitabilmente la loro brillantezza originaria: fortunatamente la lucidatrice pavimenti è in grado di conferire lucentezza a qualsiasi tipologia di superficie, dalle piastrelle in ceramica al parquet, dal legno trattato al marmo, anche se opacizzato, fino ad arrivare al greis porcellanato, insomma, ogni genere di rivestimento che si può trovare all’interno di un’abitazione.
Ovviamente tale dispositivo comprende molteplici funzionalità e programmiin grado di renderne l’azione delicata e meno aggressiva in funzione della superficie da trattare, fattore dovuto anche alla presenza di apposite spazzole intercambiabili adatte alla stessa.
Questi dispositivi sono concepiti per applicare sulla superficie uno strato sottile e omogeneo di cerain modo tale da conferire alla stessa, un aspetto uniforme e brillante: le moderne lucidatrici per pavimenti sono inoltre in grado di rimuovere eventuali strati di cera applicati precedentemente e, se combinate, sono dotate di una pratica funzione aspiratriceche consente di ripulire a fondo il pavimento da ogni traccia di sporco prima di procedere alla stesura della cera stessa.
La lucidatrice pavimenti presenta inoltre la capacità di adattarsi a qualsiasi superficie grazie alle spazzole intercambiabili e alla velocità con cui la stessa viene impiegata: sul parquet ad esempio deve risultare quanto più delicata possibile e per questo opera a velocità e intensità non troppo elevate, combinate a spazzole a setole tendenzialmente morbide. Se al contrario il dispositivo viene impiegato su superfici in marmo, le spazzole risulteranno più dure e raggiungerà velocità più elevate.
Come si compone una lucidatrice
Indipendentemente dalla tipologia di dispositivo, tutte le lucidatrici per pavimenti sono costituite da una struttura analoga: la base è caratterizzata da una cappa di norma in acciaio protetta da una fascia paracolpi, entro la quale sono collocate le spazzole e i feltrini che possono essere sostituiti in funzione della superficie da trattare. Proprio grazie al paracolpi è possibile evitare di urtare anche se inavvertitamente, mobili oggetti posti entro l’ambiente circostante: la stessa fascia impedirà non solo di danneggiare il dispositivo ma anche i mobili e i muri.
Nella parte inferiore sono spesso collocate anche una serie di spazzole vibranti in grado di raccogliere facilmente sia la polvere che eventuali residui di sporco, indirizzandoli verso la bocchetta aspirante in modo da eliminarli prima dell’inizio della fase di lucidatura vera e propria.
La cappa è altresì connessa a un’asta che si conclude con una pratica impugnatura ergonomica, in grado di rendere la stessa lucidatrice più facile e pratica da maneggiare. I modelli più sofisticati possono presentare un’asta telescopica che può inoltre essere piegata fino a 90° consentendo di raggiungere angoli e pertugi nascosti, lucidando alla perfezione anche le zone presenti sotto a mobili e divani.
In linea generale, la lucidatrice rappresenta un elettrodomestico piuttosto maneggevole, con un peso orientativo di circa 6-9 chili e dimensioni del tutto simili a quelle di un piccolo aspirapolvere o di una scopa elettrica: adatta sia ad ambienti piccoli che di spazi di dimensioni estese, permette di risparmiare tempo risultando adatta anche a chi non è particolarmente pratico e avvezzo alle pulizie della casa.
Vantaggi e svantaggi della lucidatrice per pavimenti
Uno degli scopi della lucidatrice pavimenti è proprio la rimozione di sporco e polvere dalle superfici, un notevole vantaggio se si considera che tale elettrodomestico, risulta da sempre più efficace delle comuni scope elettriche, in primis a causa della potenza superiore, non meno importante per la presenza delle spazzole che contribuiscono a “grattare” via anche lo sporco più ostinato e persistente.
Di contro, la lucidatrice per pavimenti risulta leggermente meno efficace rispetto a un’altra tipologia di dispositivo: la scopa a vapore. Questa infatti presenta inoltre un’azione disinfettate e, grazie al calore, risulta ulteriormente efficace nella rimozione dello sporco. Tuttavia grazie alla lucidatrice è appunto possibile applicare cere e prodotti lucidanti, fattore da non sottovalutare esattamente come il prezzo: essa infatti presenta un costo inferiore rispetto alla scopa a vapore così come a qualsiasi altro genere di elettrodomestico in grado di sfruttare il vapore a scopo prettamente igienizzante.
Come scegliere la lucidatrice per pavimenti
La lucidatrice per pavimenti è un elettrodomestico che a poco a poco sta ottenendo un notevole riscontro, col vantaggio di proporre una sempre crescente offerta di modelli sempre più all’avanguardia e pronti a rispondere facilmente a ogni genere di esigenza. Tuttavia scegliere quello più appropriato più risultare meno facile del previsto, complice il fatto che ognuno di essi presenta specifiche e differenti caratteristiche. Al fine di scegliere la lucidatrice più adatta a rispondere alle specifiche esigenze, occorre pertanto valutare una serie di fattori: primo tra tutti lo spazio da lucidare.
Le dimensioni dell’abitazione o comunque dei locali destinati ad essere oggetto della futura lucidatrice, influiscono inevitabilmente sulla scelta: in questo caso occorre prendere in considerazione principalmente la capienza del serbatoio: se infatti i locali da pulire risultano ampi e numerosi, è opportuno acquistare una lucidatrice che presenti un serbatoio particolarmente capiente. Se al contrario i locali da trattare risultano contenuti, o l’utilizzo limitato sarà sufficiente scegliere un modello con un serbatoio contenuto. È comunque importante sapere che la capienza media del serbatoio delle lucidatrici si aggira di norma intorno ai 3 o 4 litri.
Gioca ovviamente un ruolo importante anche la tipologia di pavimento e in questo caso occorre prestare particolare attenzione alle spazzole: gran parte dei modelli di lucidatrice, presenta in dotazione un set di spazzole, ciascuna delle quali si adatta facilmente a ogni genere di superficie. In ogni caso è sempre meglio verificare l’esistenza di modelli specifici per una ben precisa tipologia di pavimento in modo tale da ottimizzare la pulizia e la lucidatura in funzione del materiale presente.
Ulteriori caratteristiche tecniche della lucidatrice pavimenti
Comprendere quelle che possono essere le reali esigenze personali è fondamentale prima di acquistare una lucidatrice per pavimenti adatta: tuttavia è importante valutare anche una serie di elementi di natura oggettiva in grado di determinare la reale qualità del dispositivo preso in esame.
Potenza
A prescindere dalla superficie da trattare e dalla grandezza dei locali, una lucidatrice efficiente deve presentare una potenza adeguata che non si discosti mai da meno di 600W. Al di sotto di quella soglia il dispositivo difficilmente si rivelerà adatto a pulire perfettamente le superfici, fermo restando che se i pavimenti risultano difficili da trattare, delicati o particolarmente estesi, è necessario fare riferimento ad apparecchi con una potenza ben maggiore, che si aggiri intorno ai 1000W.
Rumorosità
Lucidatrici di qualità prevedono un utilizzo piuttosto limitato nel tempo, simile o inferiore a quello dato da un’aspirapolvere tradizionale. Tuttavia, sebbene tale fattore possa risultare quasi irrilevante, percepire un rumore fastidioso e persistente non è mai piacevole. È per questo preferibile che la lucidatrice sia più silenziosa possibile. Accettabile è un’emissione acustica pari a circa 60-70 decibel.
Numero di accessori
Anche il numero di accessori presenti in dotazione con la lucidatrice, fa sicuramente la differenza: le spazzole di fatto sono scontate ma non rappresentano certo gli unici accessori di cui una valida lucidatrice pavimenti dovrebbe disporre. Non dovrebbero infatti mai mancare anche i pad così come i filtrini: i primi sono a tutti gli effetti simili a. spugne in grado di attutire l’effetto delle spazzole, riducendo sensibilmente il rischio che queste possano provocare graffi. I filtrini, invece rappresentano un valido aiuto nell’impedire a eventuali detriti oggetto di aspirazione, di penetrare nei meccanismi e nel motore della lucidatrice.
Design
Il design ricopre senza dubbio un’importanza notevole, non tanto per un fattore puramente estetico quanto più per una questione di funzionalità e praticità d’uso: sebbene le lucidatrici pavimenti funzionino mediante una spinta e si muovano grazie alla presenza di piccole rotelle, richiedono comunque l’impiego di una forza minima per essere utilizzate, specie se per periodi prolungati. È per questo necessario che il dispositivo risulti ergonomico, maneggevole e funzionale. Risulta quindi fondamentale verificare che le aste siano telescopiche e in grado di accorciarsi e allungarsi in base alle necessità, e in modo tale da raggiungere facilmente anche gli angoli meno accessibili. Non meno importante l’ingombro: meglio prediligere dispositivi compatti che, a fine attività, possano essere facilmente riposti senza risultare eccessivi.
Materiali
Attenzione volta anche ai materiali di costruzione: in questo caso è necessario che il dispositivo scelto rappresenti il giusto compromesso tra affidabilità e leggerezza: utili dunque le cappe in acciaio cromato o, qualora non vi siano limitazioni in termini di prezzo, materiali leggeri quali carbonio o resine resistenti ad eventuali urti accidentali.
Prezzo
Ovviamente è sempre importante considerare anche il prezzo, tra i fattori più importanti che possono influenzare la scelta: di norma le lucidatrici pavimenti presentano costi più o meno simili a seconda delle funzionalità proposte: tuttavia sebbene tale variabilità non risulti eccessiva, in alternativa, qualora si desideri ridurre i costi al massimo, è possibile orientarsi verso modelli privi di funzionalità aspiranti: le performance sono sufficienti ma possono comunque bastare qualora le esigenze risultino minime e l’elettrodomestico risulti utile solo a rifinire le superfici di casa.
Funzionamento della lucidatrice pavimenti
Il funzionamento della lucidatrice è del tutto simile a quello di un comune aspirapolvere, con la sola differenza che, all’interno del serbatoio predisposto andrà introdotto un prodotto lucidante specifico o cera per pavimenti. Spingendolo per l’intera estensione dell’ambiente, saranno le spazzole a determinare la caratteristica brillantezza dei pavimenti, aspirando eventuali tracce di sporco ove necessario. Ad ogni modo, presentando ogni modello caratteristiche a sé, è sempre importante seguire i suggerimenti d’uso dati dal manuale di istruzioni, presente per Legge in dotazione e fornito dalla casa produttrice. Questo consentirà di mantenere efficiente il dispositivo anche sul lungo periodo, limitando l’usura e i rischi legati a un utilizzo improprio.