Tra i tanti settori commerciali di successo del millennio attuale vi rientra a pieno titolo sicuramente la tecnologia e gli elettrodomestici. Strumenti che in casa hanno funzionalità ben precise che aiutano a svolgere mansioni di cura dell’habitat domestico e di intrattenimento altrimenti impossibili da portare a termine. O quanto meno con maggiore difficoltà ed impiego di tempo che invece mediante i suddetti mezzi viene ridotto all’osso.
Proprio sugli elettrodomestici andremo a focalizzare la nostra attenzione in questo focus, in particolare sui frigoriferi, vedendo da vicino quali sono quelli rigenerati, quanto dura un frigorifero ricondizionato, la differenza tra quest’ultimo termine e il rigenerato, ancora la divergenza rispetto ai nuovi e come capire se un prodotto è o meno ricondizionato. Insomma una serie di informazioni utili rispetto a quello che è un mercato parallelo a quello dei prodotti nuovi, che sta prendendo sempre più piede.
Cosa sono gli elettrodomestici rigenerati?
Muoviamo dal primo punto di disamina di questa tematica concernente gli elettrodomestici rigenerati: ossia cosa sono. Ebbene, si tratta di prodotti tecnologici che non sono nuovi ma usati, e che hanno subito un processo di riparazione e rimessa in vendita. Essi risultano cosi perfettamente funzionanti, al pari dei modelli nuovi, e quindi riacquistabili come nuovi ma a prezzi inferiori chiaramente.
La rigenerazione dunque consiste proprio nel processo di rimessa in sesto di questi strumenti tanto utili all’interno dell’habitat domestico. Che si tratti di lavatrici, asciugatrici, frigoriferi, e così via, poco cambia, poiché il procedimento di rigenerazione è lo stesso.
Cosa vuol dire frigoriferi rigenerati?
Un po’ come già detto nel paragrafo precedente a proposito degli elettrodomestici rigenerati, anche nel caso dei frigoriferi vale il medesimo discorso. In questa fattispecie si tratta di strumenti di casa che vengono riparati da eventuali guasti o bug elettronici e rimessi sul mercato come nuovi. Ovviamente va da sé che il prezzo è scontato e dunque più basso rispetto a quello che può essere quello di listino. Il ricondizionamento o riparazione implica infatti comunque un uso n precedenza che altera le funzioni originarie e per tanto una ricostituzione tecnica e funzionale che fa la differenza.
Quanto dura un frigorifero ricondizionato?
Ora veniamo ad un altro aspetto interessante che riguarda sempre i frigoriferi ricondizionati o rigenerati, ossia la loro durata nel tempo. Quando infatti si mette mano ad un elettrodomestico come quello citato per una riparazione che possa ripristinarne le funzioni iniziali, ecco che esso subisce un’alterazione dello status originario e per tanto anche la longevità ne risente in qualche modo. Si parla di una durata che di solito va dai 3 ai 12 mesi post riparazione.
Chiaramente quest’ultima può variare in base anche ad altri fattori come la condizione del prodotto (se conservato e manutenzionato come si deve o meno negli anni) e in base agli accordi tra venditore e fornitore. Ciò che risulta essere essenziale in questo discorso è la presenza di una garanzia (anche di soli 3 mesi) che possa tutelare il soggetto interessato all’acquisto.
Qual è la differenza tra ricondizionato e rigenerato?
Ora una questione più di carattere semantico se vogliamo, quindi legato al significato dei termini “ricondizionato” e “rigenerato”. Due termini che talvolta vengono intesi come interscambiabili ma che in realtà contengono una differenza sostanziale. Infatti nel caso dei prodotti o elettrodomestici, in questo caso, ricondizionati, la manutenzione e riparazione è marginale e non affonda le mani nelle componenti prioritarie del prodotto. Per rigenerati, invece, si intende quella serie di prodotti profondamente ritoccati, quindi dove sono state sostituite le parti essenziali per essere poi reinseriti sul mercato. Quindi in ultima analisi, non si deve ritenere questi due termini come sinonimi, ma come due concetti attigui ma non identici sul piano semantico.
Cosa cambia da ricondizionato a nuovo?
Senza voler ribadire concetti già espressi nei paragrafi di cui sopra, la differenza tra prodotti o elettrodomestici ricondizionati e nuovi è insita soprattutto nel prezzo. Infatti il costo diverge nel momento in cui un dato prodotto non è nuovo di status ma ritoccato più o meno profondamente. Quindi sono state rimpiazzate parti principali o di contorno che servono alla funzionalità generale dell’apparecchio elettromeccanico.
Un frigorifero, una lavatrice etc. nuovi di produzione ed appena usciti dalla fabbrica non possono avere le medesime performance di modelli uguali ma usati. E tantomeno il ricondizionamento o rigenerazione delle loro parti può ripristinare completamente la condizione iniziale dello strumento domestico in questione. Ecco quindi che cambia completamente anche la valutazione economica con un gap di prezzo davvero significativo. Infatti spesso gli elettrodomestici o prodotti tecnologici ricondizionati e rigenerati portano in dote sconti forti, data anche la loro ridotta longevità.
Un altro aspetto importante è che, ma non sempre succede, per quanto riguarda il pagamento, le modalità per farlo possono essere minori rispetto a quelli nuovi. Certo, in un mondo dove ci sono tantissime modalità di pagamento, e perfino per quanto concerne i migliori sistemi di pagamento dei casinò on line c’è una infinità di scelte pur essendo in un settore molto regolamentato, può essere un limite. Ciò è dovuto al fatto che, comunque, si sta parlando di un prodotto particolare, dalla vita più breve rispetto a un prodotto nuovo e, quindi, potrebbero esserci difficoltà per finanziamenti pluriennali.
Come capire se un prodotto è ricondizionato?
In ultimo, ma non meno importante rispetto ai temi trattati fino ad ora, quello inerente al riconoscimento di un prodotto ricondizionato. Come fare dunque a riconoscere strumenti simili che hanno subito un processo di manutenzione e rigenerazione delle componenti utili alla funzionalità originaria.
Capire se un prodotto è ricondizionato è abbastanza semplice poiché nella stragrande maggioranza dei casi presenta un’apposita garanzia che certifica il processo subito dall’apparecchio o dispositivo. Essi di solito vengono venduti da un cliente che ha cambiato idea in merito alla forma, al colore, o ad altri fattori di quel dato prodotto che dunque viene reinserito sul mercato dopo una minuziosa fase i “restauro”. Specie se la ragione della vendita del cliente è stata quella di un malfunzionamento o bug reiterato dello strumento. In situazioni del genere è ovvio che una manutenzione sia d’obbligo per permettere al frigo, lavatrice, o altro mezzo tecnologico di performare come in principio.
Ad ogni modo, laddove dovesse mancare la garanzia di ricondizionamento che come detto sopra va dai 3 ai 12 mesi di durata, la si può sempre richiedere previo acquisto. Inoltre scatola, manuali e informative sul prodotto possono essere di aiuto a reperire le notizie necessarie relative allo stato del prodotto. Quindi se ricondizionato, rigenerato e così via, per avere piena conoscenza e coscienza di ciò che si sta andando ad acquistare. Un prodotto che, è giusto sottolineare, come diverse analisi hanno lasciato intendere, può essere quasi un toccasana per l’ambiente.